Due rientri in vista, per assicurare gamba, rapidità e capacità di guardare negli occhi la porta avversaria. Verso la delicata trasferta di di domenica a Reggio Emilia con la capolista Sassuolo, formazione ormai a un passo dal ritorno in Serie A, Moreno Longo studia il ritorno tra i titolari di Andrea Oliveri e Kevin Lasagna. Nel suo Bari ideale, quello capace di inerpicarsi fino al quarto posto in solitaria di inizio dicembre, sono state due pedine praticamente irrinunciabili. Nel 2025, invece, il loro contributo è stato sin qui estremamente ridotto a causa dei guai fisici che ne hanno condizionato le possibilità di impiego.
Le prime due uscite dell’anno solare sono infatti state da dimenticare per Lasagna e Oliveri. L’attaccante ha rimediato nello 0-0 sul campo della Reggiana una lesione al retto femorale della coscia sinistra ed è tornato a disposizione circa un mese dopo da subentrante con la Juve Stabia. Dopo quattro partite di fila iniziate in panchina, ora potrebbe tornare titolare proprio nello stadio in cui la sua corsa con il Bari – caratterizzata sin qui da 4 gol e un assist – si era fermata. Nel turno successivo, il 18 gennaio al San Nicola con il Brescia, era stato tempo di incassare un brusco stop per Oliveri: lesione al bicipite femorale della coscia destra, quasi un mese e mezzo ai box e ritorno tra i convocati solo nello scorso turno con la Sampdoria, restando però in panchina per tutta la partita. Fino al momento dell’infortunio era stato titolare in 16 partite su 22 servendo tre assist. Al suo posto si è disimpegnato Favasuli, garantendo sì tenuta difensiva ma senza quello spunto in avanti che il numero 7 originario di Palermo sa garantire.
Spunto, profondità e imprevedibilità: Oliveri e Lasagna hanno queste doti nel loro portfolio tecnico e in un Bari in frenata da tre mesi – tre le vittorie nelle ultime 12 partite di campionato – la possibilità di rivederli al centro del progetto ha connotati rilevanti. Per guardare negli occhi la capolista, d’altronde, servirà coraggio.