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Bari, si riparte dal silenzio assordante del San Nicola: la Serie A è sfumata per tre minuti

E’ finita così, tra la festa dei vincitori e gli applausi per i vinti. Poteva essere una serata da Oscar, è stata una notte da horror. SIntesi della domenica più lunga nella storia recente del calcio di Bari. Avviata con le lunghissime code ai tornelli, la ricerca sfrenata di un parcheggio – a volte troppo distante – le file indossando una maglia biancorossa, del presente e del passato. Con 60mila volti e cuori pronti a rispondere presente a quello che poteva essere l’appuntamento con la Serie A. Condito da tante presenze note sugli spalti: dal presidente della Filmauro Aurelio De Laurentiis agli ex biancorossi Nicola Ventola, Antonio Cassano, Igor Protti, Gegè Gerson e Giovanni Loseto. Fino alle 20:30, momento d’inizio della sfida al Cagliari, è stato un lentissimo countdown tra cori, musica e colori. Seguito da una partita di pura sofferenza, che il Bari ha deciso di giocare in apnea e in contenimento, sfruttando quei pochi spazi che il team di Claudio Ranieri avrebbe concesso. L’esterno della rete trovato da Ricci a Radunovic battuto e la traversa sul destro di Folorunsho si sommano ai rimpianti coltivati nella gara di andata, la zampata di Pavoletti al 93′ ha provocato un silenzio assordante sull’astronave di Renzo Piano. Per un finale degno di una tragedia greca a firma di Eschilo. Con la pioggia che si mescolava alle lacrime in campo e in tribuna.

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