Se l’attacco fa fatica a trovare la via del gol, come racconta il quattordicesimo posto per rendimento nel campionato di Serie B, in casa Bari è la difesa a garantire segnali confortanti per il futuro. E sulla ritrovata solidità del reparto, il terzo meno battuto della competizione con 28 reti alla pari con lo Spezia e alle spalle solo di Pisa e Sassuolo, non a caso le squadre sul podio in classifica generale, c’è la firma maiuscola di Lorenco Simic. Il gigante croato ha giocato tre partite da titolare di fila tra Salernitana, Sassuolo e Salernitana e lo ha fatto garantendo prestazioni in crescendo. Nello 0-0 con i campani ha annullato Cerri e si è reso pericoloso anche in area avversaria, protestando fragorosamente al 26’ del secondo tempo per un calcio di rigore reclamato e non concesso. Sono 10 le presenze stagionali, quasi sempre oltre la sufficienza, e alla sosta del torneo di B Simic si è presentato davanti a Vicari, scelto come capitano a inizio stagione, nelle gerarchie di Moreno Longo. E la battaglia sportiva con Cerri, come successo in precedente con altri colossi come Pio Esposito dello Spezia, l’ha vinta lui. Che dopo lo 0-0 del San Nicola ha parlato da leader.
Non è stata una stagione semplice quella del difensore, arrivato a Bari alla vigilia del quarto turno di campionato in prestito dal Maccabi Haifa dopo aver vissuto il calcio italiano già con Spal, Lecce, Empoli e Ascoli. Due presenze da subentrante con Spezia e Reggiana tra fine ottobre e inizio novembre, poi tre partite di fila da titolare con Salernitana, Cittadella e Brescia e la chiusura di anno solare con lo Spezia. Altro stop a inizio febbraio con il Frosinone prima del rientro a ritorno dopo un mese con la Sampdoria.
Ora la speranza di Simic, scelto nel terzetto con Mantovani e Obaretin, è quella di non fermarsi più. Per spingere il Bari in zona playoff, dove la squadra è rientrata sabato, e mantenerlo lì fino alla fine della regular season. Sperando magari di strappare la conferma in biancorosso.