La prima partita del nuovo anno solare fa rima con incognita. Figurarsi se arriva dopo un mese abbondante di stop. Chi aveva messo in guardia il Bari dal Catania, avversario che al San Nicola è arrivato tra tormenti societari e un calciomercato a porte aperte, era stato buon profeta. Gli etnei di Francesco Baldini sono riusciti in un solo pomeriggio in due imprese: segnare 3 gol al San Nicola, dato che per gli avversari non si verificava dalla sconfitta di novembre 2020 contro la Ternana, e andare a un passo dall’imporre il primo ko casalingo al gruppo allenato da Michele Mignani. Missione non portata a termine solo grazie all’ostinazione: dote che appartiene a questo Bari. Incarnata dal gol dell’1-1 di Antenucci, uno slalom con tanto di rimpalli vinti, e dalla fame di Walid Cheddira, bravo a guadagnare il rigore del 2-3 e a firmare di testa il centro del pareggio, sfiorando allo stesso modo anche quello del sorpasso. Gli elementi di riflessione per Mignani non mancano: dagli impacci della difesa agli errori di Di Gennaro, fino alle novità sulle condizioni di Botta, uscito per una lesione al menisco e destinato a uno stop di almeno un mese. Ad aiutare la digestione del 3-3 del San Nìcola c’è il pari tra Avellino e Monopoli, che permette di mantenere intatte le distanze dal secondo posto. Intanto un minimo comune denominatore con il Bari visto nella seconda parte del 2021 c’è: è la fame, quella di chi vuole vincere e andare oltre le difficoltà.
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