Tutti sul banco degli imputati. Presente in casa Bari dopo la sconfitta casalinga contro la Reggiana, partita che ha cancellato in 90 minuti i segnali di lenta crescita mostrati dalla squadra nel filotto positivo avviato con lo 0-0 con il Cosenza e proseguito fino al 2-2 di Ascoli passando per il pareggio sul campo della Sampdoria e la vittoria casalinga sulla Ternana. Le ore successive al ko sono state quelle della contestazione della piazza e del confronto. Prima con i tifosi poi all’interno dello spogliatoio. “Che succede?” la domanda che ha preso il sopravvento nelle stanze di Strada Torrebella. La risposta provano a darla l’allenatore Pasquale Marino e il difensore Francesco Vicari.
Contro la Reggiana è arrivata una caduta fragorosa, proprio nel momento in cui gli innesti di Kallon e Puscas e il rientro di Menez avrebbero dovuto far presagire un salto in avanti. Difficile capire se prevalgano i limiti tattici, atletici o mentali. Di certo il Bari si trova a pagare banalità e disattenzioni.
Nove sono i punti messi a referto nelle ultime nove partite. A conferma di una squadra che vince con il contagocce e oggi si trova a dover fare i conti con una classifica anonima, in cui si galleggia tra zona playoff e zona playout. Il male peggiore, da evitare con la reazione. A partire dalla trasferta di venerdì sera a Palermo.