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Bari, un attacco da rifare: Sibilli unica certezza, Magalini-Di Cesare studiano De Luca e Pedro Mendes

Un attacco da ricostruire. Partendo dalla certezza di poter quasi solo migliorare visti i numeri della scorsa stagione – 38 gol fatti in altrettante partite di regular season, terzultimo attacco del torneo con Ascoli e Reggiana dopo Spezia e Lecco – e di dover consegnare a Moreno Longo, allenatore che fa della capacità di stupire negli ultimi 30 metri una keyword, almeno tre interpreti nuovi, se non quattro. Dagli addii di Cheddira, Antenucci e Folorunsho – 41 gol stagionali in tre – nell’estate 2023 c’è una vacatio legis nella fase offensiva del Bari. La sicurezza oggi corrisponde a Giuseppe Sibilli, riscattato due settimane fa dal Pisa e autore di 12 reti nell’ultima annata. Puscas, Diaw e Nasti ne hanno segnate 13 in tre e appartengono al cassetto dei ricordi alla pari di Aramu e Kallon, protagonisti di un percorso deleterio e incapaci di andare in gol per tutta la loro esperienza in biancorosso.

Così tra i primi compiti del duo Magalini-Di Cesare, in un calciomercato che non ha sin qui consegnato annunci ufficiali, ci sarà quello di assicurare al Bari almeno un paio di volti affidabili in zona gol. Al momento l’attacco è composto, oltre che da Sibilli, da esterni come Achik e Morachioli, giovani di belle speranze come Colangiuli e Akpa-Chukwu e rientri da prestiti quali Simeri e Scheidler. Quasi nessuno del sestetto ha certezze di permanenza in rosa di qui a fine agosto e per quasi tutti l’addio dovrebbe essere nel destino. Dando per vicino l’arrivo di Lorenzo Sgarbi, jolly offensivo classe 2001 di proprietà del Napoli, e con lavori in corso per Giuseppe Ambrosino, 2003 conteso dal Frosinone di Vivarini, nei radar ci sono dei centravanti: non è smentito l’indice di gradimento per Manuel De Luca, 26enne legato alla Sampdoria da un altro anno di contratto, mentre ci sono ostacoli da superare per Pedro Mendes, 25enne portoghese dell’Ascoli. La sensazione è che Magalini segua con interesse anche Tommaso Biasci, già avuto in rosa a Catanzaro, mentre Alberto Cerri, tornato al Como dopo il prestito all’Empoli, al momento non sembra intenzionato a scendere di categoria se non a fronte di proposte contrattuali pluriennali ed economicamente vantaggiose. Nel mezzo, si scandaglia anche i mercato della C. Cercare di assicurare a Longo almeno una pedina nuova prima del ritiro di Roccaraso, al via il 10 luglio, sarà la priorità del club. Per evitare di ritrovarsi un Bari spuntato come nella scorsa stagione, il tempismo e la pazienza saranno due componenti fondamentali.

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