Una prestazione di sacrificio, cuore e orgoglio. Forse il massimo che si poteva partorire dopo la settimana che ha vissuto il Barletta Calcio. Avviata con le dimissioni dell’allenatore Ciro Ginestra dopo la manita incassata in casa dal Martina, proseguita con i forti dissidi tra la dirigenza e la piazza, al momento accantonati dopo la conferenza che sabato ha annunciato una revisione dell’organigramma societario con ruolo preminente per il main sponsor Michele Dibenedetto, e conclusa con il pareggio di Fasano. Maturato dopo essere passati in vantaggio con Marilungo dopo due minuti su un’azione figlia della troppa sicurezza degli avversari e del buon pressing di Cafagna e compagni e con il pareggio dei padroni di casa prima della mezz’ora con Losavio. Il resto della partita ha mostrato una squadra portata a difendere il punto e capace di rischiare in maniera netta solo all’80esimo, quando Calabria ha spedito a lato da tre metri, nonostante la costante pressione e il maggior possesso palla del Fasano. Da Christian Carbone, allenatore della Juniores che ha guidato il gruppo in attesa dell’insediamento di Dino Bitetto, arriva un richiamo alle responsabilità collettive.
Le prime 16 giornate di campionato hanno portato in dote nello spogliatoio biancorosso 21 punti e la consapevolezza, stando così le cose, di non essere pronti per un campionato di vertice. Per questo la sfida casalinga di mercoledì al Puttilli contro l’Angri, formazione ferma a quota 17 dopo il ko con il Gallipoli, assume le sembianze di sfida spartiacque per tenere a debita distanza la zona calda della classifica. La prima uscita ufficiale del Bitetto 2.0, allenatore scelto dal ds Marcello Pitino, sarà anche l’ultima sfida dell’anno solare e del girone di andata. In attesa del calciomercato – almeno tre gli elementi cercati in entrata, tra questi almeno un difensore per rimpiazzare Silvestri passato alla Fidelis Andria – che dovrà riparare agli errori fatti in estate, in un contesto emergenziale forze fresche possono arrivare anche dal settore giovanile. L’esordio del baby Belladonna a gara in corso a Fasano ha tracciato la via.