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Barletta, addio con Pavarese. Società, si avvicina un fondo statunitense

Tranquillità ritrovata sul campo, con i tre punti garantiti dal tris rifilato domenica scorsa al Bitonto e il posizionamento nella parte sinistra della classifica, cambiamenti nelle stanze dei bottoni. Nel Barletta che sorride per la seconda vittoria nelle prime cinque partite di campionato, arrivano le notizie delle dimissioni del direttore sportivo Gigi Pavarese. Un’avventura che si chiude a tre mesi dall’arrivo per il dirigente campano, che per la quinta volta di fila in carriera non completa una stagione iniziata in una società. Alla base della scelta, assicurano i soliti ben informati, ci sarebbero “motivi personali” ma è materia nota anche ai muri di via Vittorio Veneto la sintonia in calo tra il ds e la proprietà nelle ultime settimane. La sua assenza dagli spalti nella partita contro il Bitonto non era passata inosservata così come i dubbi alimentati da un calciomercato che aveva prodotto una rivoluzione tecnica, un organico extralarge con 30 tesserati e un cammino fatto di alti e bassi.

L’addio con Pavarese arriva nel cuore della settimana che conduce alla trasferta di Matera – partita in programma domenica 15 ottobre alle 16 con diretta su Telesveva, al canale 18 e sugli account Facebook e Youtube – per il Barletta. Le ore successive alla netta vittoria sui neroverdi di Valeriano Loseto sono state anche quelle delle manovre per decifrare possibili nuove strade da imboccare per il futuro societario. Nelle scorse ore la proprietà biancorossa ha avuto contatti con i rappresentanti di un fondo americano interessato a sondare investimenti a Barletta. Da una parte c’è la volontà dei potenziali investitori di lavorare nella città della Disfida, dall’altra la necessità per la società di andare oltre l’autogestione e rafforzare le limitate potenzialità economiche oggi in cassa. Il primo contatto tra le parti sembra aver generato una fumata grigia, con riaggiornamenti previsti entro il fine settimana.

In attesa di capire se dalle parti del Puttilli ci sarà spazio per veder sventolare la bandiera a stelle e strisce, il progetto tecnico affidato a Ciro Ginestra procede. Il 4-3-3 sembra la via intrapresa per cambiare marcia e il risultato dei primi 90′ con la nuova veste tattica è stato di quelli confortanti: da evidenziare la personalità espressa da Cafagna, preferito a Marsili, al comando delle operazioni a centrocampo, la capacità di Marilungo di calarsi in pochi giorni in una realtà nuova come la Serie D, la leadership di Silvestri alla guida del pacchetto difensivo. Nuovi leader tecnici, quelli che il Barletta cercava dopo che nelle prime giornate troppo spesso la squadra aveva dato la sensazione di affidarsi al solo Schelotto nei momenti di difficoltà. I giorni che conducono alla trasferta di Matera saranno utili a Ginestra anche per meditare sul terminale offensivo: Russo è stata la soluzione dal 1′ contro il Bitonto, Ngom – autore dell’assist del 3-0 per Caputo – sembra però in grado di assorbire con efficacia il ruolo. Dubbi da risolvere sul rettangolo verde, paralleli a quelli riguardanti la successione di Pavarese.

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