Il ko casalingo per 1-4 con il Gallipoli, il quinto nelle ultime otto partite giocate in un campionato già vinto con larghissimo anticipo, non incide sulla classifica del Barletta nell’Eccellenza pugliese 2024/25 ma Riccardo Lattanzio, capitano biancorosso, sa bene che perdere non fa mai piacere. Soprattutto a un gruppo che fino a febbraio non aveva mai conosciuto la parola “sconfitta”.
Dopo l’addio a un Puttilli deserto a causa delle porte chiuse imposte dalla giustizia sportiva, il calendario prevede la trasferta di chiusura di domenica sul campo del Ginosa e poi un iter di un mese per preparare la finale nazionale di Coppa. Novità potrebbero arrivare sul campo di gioco: lo stadio Del Conero di Ancona potrebbe prendere il posto del Bonolis di Teramo, stadio al momento designato. Come vivere queste lunghe settimane? Lattanzio ha la risposta giusta.
Nell’1-4 con il Gallipoli c’è un pizzico di amaro in bocca anche sul piano personale: il gol fantasma reclamato da Lattanzio al 23’ del primo tempo, sullo 0-0. Secondo l’assistente numero 1 Bonavita e l’arbitro Saponaro il pallone non aveva varcato del tutto la linea di porta.
Inutile negarlo: nel calendario del Barletta c’è una data segnata in rosso a caratteri cubitali. Quella del 10 maggio, tempo della finale che potrebbe valere il Triplete. Che voto dare allora alla stagione? Lattanzio, da buon attaccante, dribbla così l’interrogativo.