Equilibrio e compattezza. Sono le due parole chiave che identificano il Barletta plasmato da Ciro Ginestra con il 4-3-3. Formula tattica che nelle ultime sei partite di campionato ha prodotto 12 punti, un rendimento da piani altissimi della classifica. Gli ultimi tre sono stati inanellati nello 0-2 di Rotonda: partita avviata dall’autorete di Bran e chiusa dalla punizione al bacio di Max Marsili.
Davanti a Sapri il Barletta ha eretto un muro biancorosso. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: un solo gol al passivo nelle ultime sei partite giocate. Ora Ginestra chiede ai suoi un altro step di crescita.
Sono 16 i punti in classifica. Dato che permette di stare a un’incollatura dal quintetto al terzo posto – formato da Fidelis Andria, Matera, Casarano, Nardò e Gelbison – e che permette a questo Barletta di avere dopo 10 giornate soli due punti in meno di quello che l’anno scorso aveva sorpreso tutti.
Testa al Gravina, in risalita dopo il 4-1 al Fasano e atteso domenica prossima al Puttilli. Quella contro la squadra di Raimondo Catalano sarà l’ultima partita contro avversari alle spalle dei biancorossi in classifica prima di sfidare nell’ordine Fidelis Andria, Altamura, Casarano, Martina e Fasano.
In chiave mercato si avvicina intanto l’arrivo di Augusto Diaz, noto come El Tato: l’attaccante argentino classe 1992, ex Fasano e Martina in Puglia, è svincolato dopo la decisione del Lamezia (Serie D, girone I) di non partecipare al campionato. Superata la concorrenza di Gelbison e Manfredonia.