Gol ed esperienza: è quello che il Barletta chiede ad Augusto Diaz, per tutti El Tato. Il 31enne argentino è il profilo scelto dal club biancorosso per rinforzare l’attacco a disposizione di Ciro Ginestra e aggiungere profondità, centimetri e cattiveria alla produzione offensiva di una squadra capace di incassare appena sei reti nelle prime 10 partite di campionato – miglior difesa del girone H di Serie D – ma andata a segno in nove occasioni, facendo meglio nella statistica solo di Gallipoli, Bitonto e Manfredonia. Per questo, appena il Lamezia Terme – squadra del girone I in cui Diaz aveva iniziato la stagione, realizzando tre reti tra campionato e Coppa – ha comunicato la decisione di non prendere più parte al campionato e i suoi giocatori sono stati svincolati d’ufficio, la dirigenza biancorossa si è fiondata sul Tato.
Conosce bene la categoria e il girone H Diaz, l’anno scorso a segno 11 volte con il Martina. Il suo regno è l’area di rigore avversaria, occupata con successo nelle tappe italiane di Caserta, Cava dei Tirreni, Taranto, Fasano, Cuneo e Palmi con più di 50 reti realizzate. Centravanti puro, aggiunge un tassello fondamentale all’organico di Ginestra, che con un Di Piazza disponibile a singhiozzo (appare probabile a questo punto l’addio con il centravanti siciliano nella finestra di trattative dicembrina) ha adattato nella casella di numero 9 Sante Russo, cresciuto calcisticamente come esterno destro offensivo e molto apprezzato per capacità di assicurare sacrificio e profondità dall’allenatore biancorosso, o Mamadou Ngom. I numeri dicono però che il Barletta può e deve far meglio quando si tratta di attaccare la porta avversaria: sin qui le reti realizzate sono figlie di tre calci di rigore (due di Schelotto e uno di Di Piazza), le punizioni di Marconato con il Bitonto e Marsili con il Rotonda, un’autorete – quella di Bran a Rotonda – e di due centri su azione, segnati rispettivamente da Schelotto – su respinta dopo una punizione – contro il Santa Maria Cilento, Caputo con il Bitonto e Rizzo a Matera.
Per alzare il tasso qualitativo dell’organico e inserirsi a pieno titolo nella lotta per i piani altissimi della classifica, con la vetta oggi a -4, occorreva un elemento di spessore: Diaz risponde a questo identikit e si candida all’esordio già nella sfida casalinga di domenica prossima al Puttilli contro il Gravina, avversario che nell’ultimo turno di campionato ne ha fatti quattro alla capolista Fasano. Viatico verso un pokerissimo di incroci dall’elevato coefficiente di difficoltà, che avrà il via il 19 novembre con il derby sul campo della Fidelis Andria – partita che Telesveva trasmetterà in diretta – e si chiuderà il 17 dicembre a Fasano.