AAA leader cercansi. Nel Barletta che sta cambiando pelle nell’estate 2023 ruba l’occhio l’addio di alcuni elementi che hanno trascinato la squadra nel cammino in campionato, con il quarto posto e la semifinale playoff ottenuti dopo aver a lungo lottato per la vetta. L’arrivo di Ezequiel Schelotto, che ha scelto i colori biancorossi per la prima avventura in Serie D della sua carriera, rappresenta la ciliegina su una torta che attende però di essere guarnita e prendere forma. Rompere con un passato che corrisponde ai nomi di Andrea Petta, Massimo Pollidori, Carlo Vicedomini, Nicola Loiodice e Riccardo Lattanzio, per citare i senatori, sarà un’operazione non semplice ma necessaria dopo le scelte fatte in sede di calciomercato.
Fermo restando il legame con la piazza assicurato da chi non è alla prima esperienza in biancorosso come i confermati Sante Russo, Antonio Cafagna e Marco Milella, alla settima stagione a Barletta, e la voglia di riscatto di Matteo Di Piazza, tra i nuovi arrivati il profilo più idoneo a ricoprire il ruolo di guida, in campo e nello spogliatoio, sembra quello di Massimiliano Marsili. Il 36enne romano, oltre 150 partite tra i professionisti in carriera considerando Serie B e Serie C, sa come si vince nella categoria: lo ha fatto l’ultima volta due anni fa a Taranto. La cabina di regia nel 3-5-2 che l’allenatore Ciro Ginestra ha in mente sarà la sua, in un reparto mediano che oggi conta anche su Marconato, Bramati e appunto Cafagna. Schelotto, se accompagnato dalla migliore condizione fisica, sarà un valore aggiunto sul rettangolo verde e per la crescita dei compagni di squadra.
Il reparto che sembra però avere maggiormente bisogno di innesti di categoria è la difesa: nella scorsa stagione solo Nardò e Brindisi hanno incassato meno gol dei 29 presi dai biancorossi. Quella linea a 4, formata nel finale di stagione da Cristallo, Petta, Pollidori e Marangi con Telera e Visani primi cambi al centro, non esiste però più. Al momento Ginestra può contare su Lacassia, allenato già ad Altamura, il 2003 Sepe, e sugli innesti di De Marino, centrale del 2000, e di Lobosco, 27enne l’anno scorso in Eccellenza a Manfredonia capace di giocare da terzo a sinistra o da laterale alto. Ad occhio, servono almeno un rinforzo che prenda le redini del reparto e un ricambio under. Il cartello “lavori in corso” resta affisso.