La certezza è che sarà un pomeriggio da incorniciare. Stadio praticamente sold out, due realtà distanti pochi chilometri e unite dalla voglia di tornare presto a respirare l’aria del professionismo e tanti incroci da non perdere. Questo (e tanto altro) sarà Barletta-Fidelis Andria, derbyssimo in calendario domenica alle 16 allo stadio Cosimo Puttilli. L’occhio delle telecamere di Telesveva, che trasmetterà in diretta televisiva e social la sfida con un ricchissimo prepartita e tante sorprese, sarà puntato anche sui tanti duelli individuali disseminati per tutto il rettangolo di gioco. Tre riguardano in particolare la spina dorsale delle formazioni di Pizzulli e Scaringella, partendo dalla difesa: in casa biancorossa Marco Manetta è il leader scelto per il reparto. 34 anni, è tornato in D dopo sette anni tra i pro corteggiato dal presidente Romano e nelle prime due uscite ha dimostrato perché il Barletta lo ha scelto. Prima volta al sud invece per Matteo Ronchi, 29enne maturato calcisticamente tra Romagna e Toscana che il ds biancoazzurro Gianni Califano ha individuato per aggiungere muscoli e centimetri al reparto: per la sua prima volta al sud ha scelto Andria e i primi passi sono confortanti. Risalendo la corrente in regia, ecco il fattore G: G come Guadalupi, G come Giorgione. Chiavi in mano per due menti raffinate, che sanno come si diventa leader nella zona nevralgica. Guadalupi arriva dalla vittoria del campionato a San Benedetto del Tronto, Giorgione ha salutato i pro dopo 12 anni convinto dalla prospettiva messa sul tavolo dalla Fidelis e da una nuova sfida. Già con il Ferrandina ha lasciato intravedere zampilli di qualità. In attacco nessun dubbio sul puntamento dei fari.
Al Puttilli nei metri che contano si parlerà allora sudamericano: il brasiliano Da Silva, uno dei tanti ex della partita su sponda biancorossa, guiderà l’attacco biancorosso forte dei 27 gol segnati nel primo biennio nel girone H di Serie D. Di fronte il sangue argentino di Facundo Marquez, da 10 anni in Italia e autore di 53 gol e 11 assist tra Sestri Levante, Nocerina, Piacenza, Ghiviborgo e Pistoiese. Un derby nel derby, quell’incrocio di storie singole che fanno il collettivo. Non resta che accomodarsi per godersi lo spettacolo.



