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Barletta, gennaio è un tour de force: 8 partite in 25 giorni, si parte con il Canosa degli ex

Otto partite in 25 giorni, racchiuse tra la possibilità di ipotecare con larghissimo anticipo la promozione in Serie D e la chance di vincere l’edizione regionale di Coppa Italia Dilettanti. È la sintesi del gennaio che attende il Barletta. Il sodalizio allenata da Pasquale De Candia ha chiuso il 2024 da lepre del campionato di Eccellenza pugliese, a +16 sul secondo posto occupato dalla Polimnia e +22 sul gradino più basso del podio detenuto dal Galatina, e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Anzi, chiudere la pratica il prima possibile è l’input fornito allo spogliatoio biancorosso.

Prima fatica del nuovo anno, domenica prossima alle 16 quando al Cosimo Puttilli arriverà il Canosa. Di fronte due realtà separate da 15 chilometri sulla cartina geografica e 24 punti in classifica ma unite da tanti incroci di campo. Fioccano ex da una parte e dall’altra: è il caso, tra gli altri, di Pinto, Turitto e Bayo in casa biancorossa e di Vincenzo Lanotte, ieri bandiera e capitano del Barletta e oggi allenatore del Canosa, e di Gianco Francavilla, barlettano e uomo mercato del Canosa dall’altra parte. Dal 5 al 30 gennaio si andrà in campo al ritmo di una partita ogni tre giorni. Giovedì 9 biancorossi in trasferta a Manduria per il turno infrasettimanale, con ritorno al Puttilli domenica 12 con il Corato. Il 16 gennaio primo atto della finale di andata di Coppa Italia Dilettanti con il Galatina, match seguito tre giorni dopo dalla trasferta di Novoli. La Coppa Italia sarà assegnata nel match di ritorno giovedì 23, poi il Barletta chiuderà gennaio con altre due sfide di campionato: domenica 26 in casa con l’Arboris Belli, giovedì 30 a Massafra.

Su 17 giornate di Eccellenza ancora a disposizione, allora, ben sei si giocano a gennaio. Facile allora comprendere il peso specifico nella partita promozione degli impegni che verranno. Partite ravvicinate, in cui, per mutuare il lessico adottato spesso da De Candia nel fitto calendario autunnale, ci sarà tempo solo per studiare l’avversario. E le rotazioni, più che mai, avranno un ruolo fondamentale. Per iniziare con il piede giusto un 2025 che per il Barletta potrebbe essere nel segno dei record.

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