La Serie D, complice il torneo di Viareggio, non scende in campo ma nella Barletta calcistica a tener banco sono gli umori della piazza e il futuro societario. In attesa della manifestazione organizzata dalla tifoseria per opporsi all’attuale gestione societaria nel pomeriggio di sabato con partenza alle 17:30 dal parcheggio di via D’Annunzio, alle spalle della tribuna centrale dello stadio Cosimo Puttilli, a referto ci va un’altra settimana con un nulla di fatto alla voce “novità” sul fronte dirigenziale. Prima delle dimissioni del direttore generale Beppe Camicia, è stato infatti registrato l’allontanamento, probabilmente definitivo, tra Michele Dibenedetto in qualità di acquirente e i colori biancorossi. La ricezione della Pec in cui l’imprenditore metteva nero su bianco la sua volontà di rilevare il pacchetto societario e i paletti fissati dall’Asd Barletta – documentazione a disposizione entro il 16 febbraio, successivi 20 giorni per l’approfondimento dell’offerta e altri 10 giorni per valutare la proposta vincolante – hanno spinto Dibenedetto ad alzare bandiera bianca, come spiegato dal diretto interessato in un comunicato ufficiale in cui si ricordava che “la sua prima manifestazione d’interesse, formalizzata a mezzo Pec a dicembre 2023, nella quale si chiedevano le scritture contabili della stessa ASD e della VS srls, attende ancora una risposta”. Strada non più percorribile? La sensazione è questa mentre sullo sfondo resta l’ex vicepresidente Francesco Divittorio, in silenzio da diverse settimane in merito a un suo possibile inserimento nelle trattative per la cessione del club. Avrebbe incontrato il presidente onorario Mario Dimiccoli anche in questa settimana e gli sarebbe stata prospettata – tra le varie ipotesi – quella di rientrare in società come direttore generale. Una delle tante opzioni sul tavolo. Nel mezzo c’è il campo, con la squadra di Salvatore Ciullo che lavora in ritiro per preparare la sfida al Matera di domenica 18 febbraio: appuntamento in cui un gruppo a secco di vittorie da tre mesi e reduce dalla sconfitta senza appello di Bitonto dovrà cercare di rialzare la testa per migliorare quel margine di vantaggio sulla retrocessione diretta che oggi è di un solo punto.