L’investitura di Gianni Montrone, il più esperto del gruppo biancorosso, è l’ennesima che Nicola Strambelli incassa dagli addetti ai lavori: che siano compagni di squadra, avversari, allenatori o dirigenti il parere è unanime. Il mancino del numero 10 sui campi pugliesi è illegale. Disegna traiettorie laddove gli altri vedono muri, rende le barriere friabili come grissini nel tonno, aggiorna costantemente lo score degli assist. L’anno scorso con la Fidelis Andria aveva sfiorato la doppia cifra alla voce gol fatti e aveva servito ben 18 passaggi vincenti ai compagni di squadra tra campionato di Serie D e Coppa Italia di categoria, quest’anno nel Barletta che sta dominando l’Eccellenza pugliese è il miglior marcatore della squadra con 7 centri dopo 14 partite, ha segnato due volte in Coppa contro Bisceglie e Unione Calcio e ha già offerto cinque cioccolatini solo da scartare davanti ai portieri avversari a chi condivide lo spogliatoio con lui.
In sintesi, chi ha Strambelli in campo rischia davvero di partire già con un gol di vantaggio. E il messaggio è arrivato ben chiaro alla dirigenza biancorossa, che ha pensato di blindare la classe del 36enne di Bari con un rinnovo del contratto fino al 2026. “Guardiamo al futuro con fiducia” ha rimarcato il presidente Marco Arturo Romano. “Era ciò che volevo” ha replicato il fantasista, fissando l’obiettivo: la promozione in Serie D, il prima possibile. E in effetti il Barletta sta bruciando le tappe: 40 punti su 42 all’attivo, +12 sul secondo posto, miglior attacco e miglior difesa. Con uno Strambelli così, tutto diventa più semplice. Concetto da esportare in Coppa Italia Dilettanti, dove giovedì avrà il via il triangolare con Canosa e Polimnia. Si parte dalla sfida del San Sabino contro la squadra di Gigi Di Simone.