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Capienza stadi ridotta al 50%, vaccinazione obbligatoria per i professionisti: le nuove disposizioni del Governo

Il Governo fa dietrofront: a pochi giorni dall’approvazione delle nuove misure di contrasto all’emergenza Covid, che prevedevano tra le altre cose l’obbligo di indossare una mascherina FFP2 all’interno degli stadi, ecco un’ulteriore stretta, legata all’impennata dei contagi registrata negli ultimi giorni. La capienza degli stadi ridotta al 50%, non più al 75% come fino all’ultima giornata del 2021. Una decisione presa a tutela della sicurezza, che di fatto dimezza i potenziali incassi rispetto all’effettiva capienza degli impianti.
Gli spettatori saranno fatti accomodare con una disposizione a scacchiera; gli impianti al chiuso potranno essere riempiti al massimo al 35 per cento e per poter andare allo stadio sarà necessario essere stati vaccinati (il green pass scatta dopo 15 giorni dalla prima dose) o guariti dal Covid da meno di sei mesi. I nuovi limiti dovrebbero entrare in vigore già dalla ripresa del campionato di serie A prevista per il 6 gennaio.
Altra novità importante è l’allargamento dell’obbligo di green pass rafforzato per gli sport di squadra all’aperto. Di fatto in tutto il mondo del calcio – a partire dalla Serie A fino al calcio a 5 – si stabilisce l’obbligo vaccinale. Un requisito valido per tutte le discipline di squadra. I no-vax non potranno più prendere parte ad alcuna attività agonistica e sul tema non sono previste deroghe per i professionisti.

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