Ore 15 e ore 19.30, un po’ come è accaduto sei giorni fa: in arrivo, in pratica, c’è un’altra domenica per “cuori forti” nel duello a distanza che vale la promozione in Serie B. Comincia il Cerignola, di scena domani alle ore 15 al “Simonetta Lamberti” di Cava de’ Tirreni contro una Cavese che se la può ancora giocare per i playoff. Finisce l’Avellino, impegnato invece dalle 19.30 al “Massimino” contro un Catania, in serie positiva da otto incontri e capace di collezionare dieci punti nelle ultime quattro, che deve blindare l’attuale piazzamento tra le prime cinque. Ofantini a -2 dalla capolista Avellino, quando restano otto gare da giocare, quattro a testa. Può succedere di tutto. Il Cerignola, dunque, torna in campo a distanza di sette giorni dal derby vinto al “Monterisi” contro il Monopoli, quello che ha permesso alla squadra di Giuseppe Raffaele quantomeno di mettere il punto esclamativo sulla conquista del secondo posto. Non basta, tuttavia. E non c’è alcuna voglia di accontentarsi. L’unico pensiero deve essere rivolto alla trasferta in Campania. Il tecnico degli ofantini dovrà rinunciare per squalifica a Bianchini in mezzo al campo e soprattutto a bomber Salvemini in attacco: staffetta in vista, per la sostituzione del principale realizzatore della squadra, tra D’Andrea e Cuppone, quest’ultimo match-winner della sfida con il Monopoli ed in gol a sette mesi dall’ultima volta e dopo il lungo stop per infortunio. Cerignola “orfano” anche dell’infortunato Martinelli in difesa, in dubbio pure l’acciaccato Romano. Ligi e Gonnelli si candidano per una maglia da titolare nel pacchetto arretrato. Assenti i tifosi ospiti sugli spalti del “Simonetta Lamberti” per motivi di ordine pubblico: è il quarto divieto di trasferta nelle ultime sei esibizioni con la valigia da viaggio per i sostenitori cerignolani. La squadra di Raffaele, inutile nasconderlo, ha l’obbligo di vincere per sperare nella Serie B. Solo dopo aver fatto il suo, potrà dare uno sguardo a quanto accadrà in Catania-Avellino. Storia, dunque, di un’altra domenica per “cuori forti”.