L’auspicio che si sposa bene con l’obiettivo. L’auspicio del Cerignola è quello di incidere molto di più negli ultimi sedici metri. Caratteristica fondamentale per ritrovare la via del gol e tornare al successo nel campionato di serie C. L’obiettivo degli ofantini è sin troppo chiaro: basta con i pareggi.
Sabato, nell’anticipo dell’ottava giornata, il Cerignola sarà impegnato a Teramo contro la cenerentola Monterosi: fischio d’inizio al “Bonolis” di Teramo previsto alle ore 14. Gli ofantini ci arrivano da imbattuti in questo campionato. Sono gli unici, insieme alla Juve Stabia, a non aver mai conosciuto la parola sconfitta. Di contro, però, hanno vinto una sola volta ed ottenuto ben sei pareggi, gli ultimi tre senza aver mai trovato la via del gol, compreso lo 0-0 di domenica sera al “Monterisi” contro il Benevento. Per offrire connotati differenti alla classifica, servono i tre punti. Missione, per la verità, tutt’altro che proibitiva contro una squadra che sin qui ha collezionato due soli punti e che ha sempre perso nelle ultime quattro di campionato.
Ivan Tisci sta impiegando D’Andrea come uno dei due trequartisti alle spalle della punta centrale, che molto spesso è Malcore. La sua posizione in campo è diversa rispetto alla passata stagione, con Michele Pazienza allenatore.
Filippo D’Andrea ha scelto di restare al “Monterisi”, nonostante le tante “sirene” di mercato della scorsa estate. Ha trovato la via del gol in questa stagione nel 3-1 interno contro il Brindisi. L’unica rete in campionato è coincisa con l’unica vittoria degli ofantini in serie C. Ripetere l’abbinamento col Monterosi è una idea che piace molto sia a D’Andrea, sia al Cerignola.