Ancora avanti insieme. Nonostante un’estate fatta di rumors, intrecci di mercato e valigie che sembravano pronte. Storia di Galo Capomaggio e dell’Audace Cerignola. Il contratto del centrocampista argentino, partito per il ritiro di San Giovanni Rotondo lo scorso 19 luglio con un futuro tutto da scrivere, è stato prolungato di due anni. Nuova scadenza, 30 giugno 2027. D’altronde le idee dell’Audace, più volte ribadite dal direttore sportivo Elio Di Toro a microfoni aperti, erano chiare: cederlo in caso di un’offerta irrinunciabile o blindarlo ulteriormente con un prolungamento dell’accordo che lega le parti. La soluzione andava trovata prima del 10 agosto, data del primo impegno ufficiale in Coppa Italia di Serie C sul campo del Potenza, e così è stato. Firma sul nuovo legame contrattuale e reciproca soddisfazione delle parti in gioco.
A portare Capomaggio in vetrina erano stati i numeri totalizzati nel biennio a Cerignola, dove era arrivato dal Fasano: 67 partite, da centrale difensivo o regista, 6 gol, un assist e una costante centralità in squadra. Il tutto dimostrando anche di essere pronto per il grande salto, verso la B o verso i piani altissimi della Serie C. Le pretendenti, Catania e Avellino – dove c’è l’ex allenatore dell’Audace Michele Pazienza – sono però rimaste alla finestra, senza arrivare all’affondo decisivo o accontentare le richieste del Cerignola. Al piano superiore si è registrato solo un timido sondaggio del Sudtirol, che non è però andato oltre. Così con il passare delle settimane la partenza di Galo, che sembrava una formalità a maggio, è diventata una remota possibilità. Fino al nuovo contratto, che per il volante del Cerignola, numero 5 con radici in Argentina e una scuola calcistica italiana sempre più incisiva, coincide con un altro step per la sua carriera. Quello che in futuro potrebbe portarlo anche a indossare la fascia da capitano dei gialloblù.
Giuseppe Raffaele inizierà così la stagione con una certezza in più in tasca, quel faro di un centrocampo che rappresenta la cintura di sicurezza da indossare verso un’annata alla quale il Cerignola si affaccia con un attacco rifondato da zero e una difesa che attende nuove verifiche. Capomaggio assicurerà la sapienza e la qualità da play basso che all’occorrenza sa giocare anche da centrale in una linea difensiva a 3, opzione sperimentata in Puglia in particolare nella stagione 2022/23. In 30 presenze tra campionato e playoff nella scorsa stagione ha segnato tre reti, tutte nella seconda parte: centri a febbraio contro Benevento e Monterosi, bersaglio grosso trovato dal dischetto con dedica speciale al cielo nell’ultimo turno di regular season contro il Giugliano. Il primo biennio al Monterisi è di quelli che sanno di affermazione nel calcio che conta dopo la gavetta in patria e in Serie D, il futuro dovrà coincidere con la consacrazione. Capomaggio e il Cerignola lo sanno. E vogliono esplorarlo insieme.