Pausa, riavvio dei motori, programmazione. Sono le parole chiave in casa Cerignola a meno di due settimane dall’eliminazione dai playoff di Serie C per effetto del pareggio sul campo della Casertana. La stagione messa in archivio, avviata nel segno della ripartenza dopo l’addio con Michele Pazienza, è stata quella utile per mettere in fila rimpianti legati a tanti pareggi incassati in extremis ma anche per trovare la forza di rimettersi in carreggiata dopo i passi falsi, virtù che l’Audace ha esibito più volte sul campo. Confermarsi dopo aver stupito, come successo ai gialloblù nella stagione 2022/23, non è mai semplice e scontato. Il Cerignola ha saputo farlo e ora guarda al futuro con la consapevolezza di dover ripartire da un’ossatura e forte di un accordo fino al 2025 con Giuseppe Raffaele, allenatore arrivato in panchina al posto di Ivan Tisci a inizio marzo e bravo a conquistare la fiducia di piazza e società in soli due mesi in un’annata conclusa al settimo posto ed al secondo turno dei playoff. La sua presenza in panchina è già un segnale per il futuro.
Un discorso più ampio è quello che riguarda il direttore sportivo Elio Di Toro: ormai pilastro dell’Audace, anche quest’anno la sua gestione ha portato robuste plusvalenze come quelle legate ad Achik, ceduto al Bari, e D’Ausilio, passato a gennaio all’Avellino. E altri nomi, su tutt quello di Galo Capomaggio, sono già sul tavolo degli operatori di mercato di C e B. All’inizio della prossima settimana il dirigente, sotto contratto per altre due stagioni, incontrerà il patron Grieco per fare il punto sul futuro. Tra obiettivi societari, ambizioni personali e capacità di decifrare sin dall’inizio l’altezza dell’asticella delle ambizioni per la prossima stagione. Il gran lavoro fatto dal 49enne di Lanciano nei suoi anni a Cerignola non è certo passato inosservato tra gli addetti ai lavori e diverse società (su tutte Spal e Team Altamura) seguono con interesse le evoluzioni del rapporto tra Di Toro e l’Audace. Condividere la visione futura è l’intenzione, di pari passo con quella di migliorare insieme. Tra i primi tasselli da gestire ci sarà quello riguardante Giancarlo Malcore. L’attaccante, 75 reti in 140 partite con il Cerignola, ha fatto capire attraverso il suo entourage di meditare l’addio. Se sarà cambiamento, lo si capirà dalle valutazioni in agenda nella prossima settimana. Quella in cui inizierà realmente a prendere forma l’Audace 2024/25.