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Cerignola, Malco-Re della promozione: il centravanti resta tra i pro con l’Audace

Il suo soprannome è il Re. Come il grido dell’ultima sillaba cantato dai tifosi del Cerignola quando Giancarlo Malcore segna. Mal-co-Re! Lo hanno urlato 26 volte in stagione in casa Audace, per un’annata in cui l’attaccante milanese cresciuto calcisticamente al sud, nelle giovanili del Lecce perché con la famiglia si era trasferito in Puglia – i genitori sono originari di San Donaci – è stato in copertina nella squadra allenata da Michele Pazienza, capace di superare primati su primati e conquistare il salto di categoria da trionfatrice del girone H di Serie D.
Sull’Audace che ha trionfato Malcore ci ha messo la faccia, migliorando addirittura lo score della scorsa annata, chiusa con 21 gol. Numeri da cannibale davanti alla porta avversaria, totalizzati in meno di due anni in gialloblù, dove era arrivato a ottobre 2020 dalla Pergolettese e nonostante un percorso inizialmente condizionato dal parziale stop del campionato per Covid. Così dopo aver esordito a 23 anni tra i pro, il centravanti 29enne è pronto a tornarci da protagonista in un momento di ascesa per la sua carriera.
Che pure lasciava presagire tante soddisfazioni: dopo le giovanili del Lecce, Malcore era passato per Nocerina, Chieti e Paganese, fino ad arrivare per la prima volta in Serie D con il Nardò, dove mise a segno 8 gol dopo sei mesi di stop, e successivamente al Manfredonia, in cui trovò 13 reti in 26 gare nel 2016/17. Nel 2017 ecco l’exploit, con la chiamata della Serie B e del Carpi: con gli emiliani trovò 5 reti in 19 presenze, più uno in amichevole contro il Napoli di Sarri. Fatturato sufficiente per spedirlo a Cittadella. In Veneto il centravanti restò invece a secco in appena 5 apparizioni, trasferendosi poi a gennaio alla Fermana in Serie C.
Dal gialloblù di Fermo a quello di Cerignola sono passati quattro anni. Nell’Audace Malcore ha raggiunto i piani più alti per continuità di prestazione, trovando la sua dimensione. Centravanti con il fiuto del gol, capace di abbinare tecnica e fisicità, autore di reti pesanti e spettacolari senza disdegnare però la partecipazione al gioco. Nonostante una carriera con la valigia in mano, ora Cerignola potrebbe coincidere anche con il suo futuro: difficile d’altronde pensare di lasciare chi ha fatto di te un Re.

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