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Che Cerignola è dopo il ritiro di Palena? Tisci ha già dei punti chiave

Trenta gol fatti e due al passivo, quattro test in archivio, oltre 350 minuti nelle gambe e la testa già rivolta alla data del 3 settembre, quella del battesimo nel campionato di Serie C 2023/24 al Monterisi contro il Messina. Bilancio di inizio stagione del Cerignola di Ivan Tisci, gruppo che ha preso forma prima nella calura di San Giovanni Rotondo poi nel fresco abruzzese di Palena. Circa tre settimane di lavoro per mettere ufficialmente da parte la coda dell’annata precedente con la rimonta choc incassata per mano del Foggia nel primo turno della fase nazionale dei playoff, smaltire il cambio di guida tecnica dettato dall’addio con Michele Pazienza e acquisire al meglio i meccanismi di gioco del nuovo allenatore, con il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4 e all’albero di Natale in fase offensiva.


Novità che hanno bisogno di tempo per essere accettate e comprese. “Dare a tutti la possibilità di giocare e mettersi in evidenza perchè ho bisogno in questo momento di osservare e capire bene le loro caratteristiche” è stato il mantra di Tisci in ritiro. E le rotazioni sono state al centro delle considerazioni fatte dall’allenatore nel corso delle quattro amichevoli. Scelte che non impediscono però di individuare dei punti di riferimento: la scelta del portiere under, con Saracco destinato a fare le valigie; la costante ricerca dell’impostazione dal basso; la posizione chiave di Capomaggio, schermo davanti alla difesa in fase di non possesso e regista quando il pallone è dell’Audace; il costante interscambio tra i due fantasisti alle spalle dell’attaccante centrale. Concetti chiave del calcio di Tisci, visti già a Fasano e destinati ad essere riproposti a Cerignola.


Poi ci sono i numeri, che nel calcio d’estate coincidono con i tabellini: i sette gol di Filippo D’Andrea raccontano la volontà di essere protagonista dell’attaccante classe 1998, cercato con insistenza dal Sorrento sul calciomercato. I cinque centri complessivi di Ismail Achik certificano la centralità di un calciatore che piace a mezza Serie B ma non ha ancora ricevuto l’offerta giusta. Il contributo di Malcore, D’Ausilio e Sosa, unito ai lampi di Leonetti, ricorda la bontà del parco attaccanti in mano a Tisci. E le ultime due settimane di calciomercato aggiungeranno sicuramente qualcosa a una rosa in cui sono in uscita anche Gonnelli, Bianco e Neglia e si attendono un paio di innesti che farebbero la somma con Martinelli, Tentardini, Bezzon, Leonetti, Basile e De Luca. Conoscendo la filosofia della dirigenza gialloblù, gli arrivi non sono certo finiti qui.

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