Pasquale Marino cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno e andare oltre il risultato. Prove di ottimismo da parte dell’allenatore del Bari al termine della partita di La Spezia, dove Vicari e compagni hanno ceduto il passo a un avversario arrivato a metà dicembre con il numero zero alla voce “vittorie casalinghe”. Il tutto prima di incrociare i biancorossi, protagonisti di un primo tempo di altra pasta rispetto a quello visto nelle precedenti uscite ma ancora una volta incapaci di far male agli avversari per primi. Non è un caso che la terza sconfitta nelle ultime quattro partite coincida anche con la terza partita a secco di gol.
Cosa aspettarsi allora da questa coda di 2023, anno solare che il Bari chiuderà con la sfida casalinga al Cosenza e la trasferta di Santo Stefano a Genova contro la Sampdoria? Di certo il Bari sarà chiamato a tenere a debita distanza la zona playout, ora a distanza di sicurezza di cinque punti, e di provare a riprendere contatto con i playoff, oggi a -6. Tirarsi fuori dal centro della classifica, che spesso fa rima con mediocrità. Quella che sul campo ha caratterizzato gran parte dei primi 17 turni di campionato a tinte biancorosse.