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Chiacchiere da Bari, copertina della 16^ puntata: 2-1 al Sudtirol e l’orgoglio ritrovato

Un brodino caldo, un’aspirina, un ricostituente. Comunque lo si voglia definire, di certo il 2-1 sul Sudtirol ha permesso al Bari di ritrovare almeno i tre punti in attesa di nuove certezze. Nel pomeriggio del San Nicola, affrontato contro un avversario in inferiorità numerica dal 15′ del primo tempo per il rosso a Cuomo, è emersa una squadra dai due volti: a tratti sconcertante quello esibito nel primo tempo, quando paradossalmente nonostante il vantaggio sul tabellino e negli uomini in campo il Bari ha giocato con timidezza, confusione e ha permesso agli avversari di pareggiare. Orgoglioso, generoso, con il cuore gonfio di speranza quello mostrato nella seconda parte di gioco, con una squadra cambiata da Marino con gli ingressi di Dorval ed Edjouma e una manovra quanto meno improntata a guardare la porta difesa da Poluzzi. A togliere le castagne dal fuoco, in uno stadio diviso tra il sostegno alla squadra e l’aperta contestazione alla proprietà De Laurentiis, ci ha pensato ancora una volta un inossidabile Valerio Di Cesare. A 40 anni e mezzo il capitano si è trasformato in attaccante aggiunto e ha segnato il gol partita, con corsa liberatoria ai piedi della curva Nord. A testa alta cercando di fissare la svolta all’orizzonte. Intanto sono arrivati tre punti troppo pesanti dopo due vittorie di fila. Per un’identità di gioco occorrerà aspettare ma questo Bari ha ritrovato l’orgoglio.

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