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Chiacchiere da Bari, copertina della 23^ puntata: addio con Marino, la notte più lunga

Una lunga notte: è quella che il Bari ha inaugurato venerdì sera dopo il 3-0 di Palermo. Una partita che ha sancito ancora una volta la distanza tra le formazioni di vertice del campionato di Serie B e l’organico biancorosso, ha rappresentato il secondo stop di fila dopo quello con la Reggiana e ha sancito la separazione da Pasquale Marino. L’allenatore originario di Marsala è stato esonerato proprio nella “sua” Sicilia a poco meno di quattro mesi dal suo arrivo sulla panchina biancorossa. Presentato dal ds Ciro Polito come un maestro di calcio, complice il legame tra i due risalente al periodo condiviso a Catania con Marino allenatore e Polito tra i pali, il 61enne siciliano non ha mai dato la sterzata richiesta. Eccezion fatta per le prime tre partite, con 7 punti conquistati grazie a un calcio sparagnino, ha provato a dare al Bari un’impronta offensiva incassando in cambio 10 punti nelle successive 10 partite, sei delle quali chiuse senza segnare, e non riuscendo a smuovere la squadra da una classifica mediocre. 20 gol incassati nella sua gestione, 15 segnati, raramente offrendo la sensazione di solidità. Aveva ereditato un Bari decimo, lo lascia quindicesimo, seppur distante cinque punti dai playoff e altrettanti dai playout, ma con l’impressione di aver perso per strada quattro mesi. Chi arriverà al suo posto rileverà una squadra senza identità, nervosa e a tratti poco coesa. E dovrà trovare immediatamente la chiave di lettura giusta per evitare di essere risucchiati dalla lotta per non retrocedere.

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