No Bari, così non va. A Castellammare di Stabia i biancorossi non entrano praticamente mai in partita e tornano a casa con lo stesso fatturato della sfida di andata: sconfitta per 3-1 e la consapevolezza di andare spesso in difficoltà quando si tratta di giocare partite “sporche” e di metterla sul piano del ritmo. Una pellicola riavvolta nel pomeriggio del Menti, vissuto senza due pedine fondamentali come Maita e Benali in mezzo al campo. Non basta però l’assenza di due pilastri – rimpianti anche per effetto dello scarso rendimento dell’accoppiata Maggiore/Maiello – per giustificare una prestazione insipida come quella di Castellammare. Il primo vero tiro in porta del pomeriggio biancorosso è arrivato al 75’ con il colpo di testa di Gaston Pereiro indirizzato in rete per il provvisorio 2-1. Il tris di Leone in pieno recupero non ha fatto altro che legittimare una prestazione superiore delle Vespe, sul piano atletico, tattico e tecnico. La scelta di Longo di privarsi del trequartista e di puntare su una squadra più robusta, con Bonfanti e Lella a supporto di Favilli, non ha affatto pagato. E il Bari è rientrato in Puglia con la prima sconfitta del 2025 sulle spalle, la discesa al settimo posto con il Cesena e la consapevolezza di aver ciccato una tappa importante. Obbligatorio resettare tutto in vista della sfida di sabato alla Cremonese.