Quando vai a casa della capolista del campionato, vittoriosa da 11 partite di fila sul terreno amico, imponi il tuo gioco per più di un’ora, sfiori la vittoria e rientri con un punto il bicchiere è per forza di cose mezzo pieno. Nella valigia che il Bari ha riportato a casa dal Mapei Stadium di Reggio Emilia, dimora del Sassuolo, c’è però spazio anche per i rimpianti. Quelli di chi sa di avere nelle corde le possibilità di giocarsela con tutti gli avversari guardandoli negli occhi senza paura e di chi sa che senza un episodio sfavorevole – la deviazione aerea di Tripaldelli diventata assist per Volpato – portare a casa i tre punti sarebbe diventata una missione possibile. Per i primi 60’ si è visto un Bari quasi perfetto, trascinato dai muscoli e dalle idee di Maita e Benali, blindato dal trio Mantovani-Simic-Obaretin e lanciato da un Lasagna ispirato al di là del gol, ritrovato dopo 105 giorni. Il punto di Reggio Emilia non serve per tornare in zona playoff (il Bari resta ottavo con il Palermo ma è sfavorito dalla differenza reti rispetto ai rosanero) ma dovrà rappresentare una rampa di lancio fatta di coraggio e idee in vista delle ultime nove giornate di campionato. In cui alle prestazioni occorrerà abbinare i tre punti, a partire dal match di sabato sera al San Nicola con la Salernitana.