Probabilmente tra le canzoni preferite dallo spogliatoio del Bari nell’ultimo festival di Sanremo c’era “Grazie ma no grazie” di Willy Peyote. Così si spiegherebbe la reazione della squadra, che proprio non riesce a recepire gli inviti del campionato di Serie B a sedersi con un posto fisso nella tavolata dei playoff. L’operazione era stata già mancata in parte con lo 0-0 casalingo con la Salernitana, punticino che aveva lasciato un retrogusto più amaro che dolce, ed è stata floppata nella domenica di Carrara. Eppure Pereiro e compagni erano anche partiti bene, annunciandosi più volte dalle parti del portiere avversario Fiorillo e colpendolo con Simic, alla prima rete in biancorosso. Poi, come già successo in tanti altri precedenti, la squadra non ha saputo difendere il vantaggio: Torregrossa e Guarino l’hanno colpita a cavallo tra il finale del primo tempo e l’alba del secondo. Ma, ancor più grave, per vedere il primo tentativo verso la porta avversaria è stato necessario attendere il recupero. Dalla Toscana il Bari rientra con il nono posto e un secondo tempo che ha dimostrato come oggi non sia certo strano trovarsi fuori dalla zona playoff. La Carrarese ha corso meglio e si è battuta fino all’ultimo minuto, operazione che a diversi giocatori in campo in biancorosso non è riuscita. I fischi sonanti nel postpartita sono la più logica delle conseguenze.