Mettiamola così: questa volta, incassato lo schiaffo, il Bari ha reagito. Non in una ma in ben due occasioni. Unitamente al punto, è il dato che più soddisfa del pareggio di Catanzaro. Il 3-3 del Ceravolo coincide sì con la quinta partita di fila senza vittorie per i biancorossi di Moreno Longo ma intanto consente di non perdere lunghezze dalla zona playoff, sempre a -2, e di mantenere un rassicurante margine sui playout, distanti sette punti. Un brodino caldo, di quelli che sarebbero tornati utili domenica pomeriggio in una Catanzaro sferzata da un vento gelido, in un pomeriggio condizionato anche da un paio di scelte opinabili dell’incerto arbitro Giua di Sassari: il contatto Quagliata-Lasagna in area giallorossa fa discutere, la spinta di Scognamillo su Vicari in occasione del 2-1 di Bonini sembra invece una prova più che indizio di colpevolezza. Dalla Calabria il Bari torna a casa con la consapevolezza di aver ritrovato vecchi marcatori (Favilli) e nuova linfa in zona gol (prima volta tra i pro per Favasuli) e la necessità di accelerare il passo, e farlo in tempi brevi. La difesa non è più solida come nel girone di andata e occorrerà blindarla in tempi rapidissimi. Venerdì sera al San Nicola arriva il Palermo dello spauracchio Pohjanpalo, capace di sorpassare i biancorossi negli ultimi 180 minuti.
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