Un secondo tempo giocato con personalità e cuore, aggiungendoci cattiveria e voglia di andare a prendersi il risultato pieno. Sono gli ingredienti che hanno permesso al Bari di dare un calcio alla crisi, tornare alla vittoria dopo più di due mesi ed espugnare in rimonta il Rigamonti di Brescia. Tre punti che permettono di vivere una settimana diversa, celebrati con la dedica speciale per Raffaele Maiello ed esultando con un settore Ospiti occupato da 900 tifosi, sempre vicini alla squadra nonostante un avvio di campionato stentato. Per dire che il peggio è davvero alle spalle è ancora presto ma dopo un primo tempo horror, con tanti errori tecnici, altrettanta confusione e lo svantaggio in avvio con il rigore trasformato di Moncini il rischio di vivere un altro weekend da dimenticare si era fatto concreto. Al ritorno in campo dagli spogliatoi il Bari ha colto l’occasione al balzo per dimostrare la sua essenza. Composta ad oggi dagli strappi di Diaw, autore di un gol del pareggio “alla Cheddira”, dalla solidità di Di Cesare e Vicari – finalmente in rete alla cinquantunesima presenza in biancorosso – davanti a Brenno, dalla capacità di capire che in questa fase della stagione gambe e polmoni vengono prima della qualità. Così la prima missione è stata portata a termine: restituire ossigeno alla classifica. Il Bari lo ha fatto con temperamento e carattere. E ora va a caccia di continuità.
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