Nuovo anno, vecchi auspici. La pausa per le festività del primo gennaio ha portato in dote al Bari la certezza di voler cambiare passo rispetto alla seconda parte del 2023. Conclusa con l’abbonamento ai pareggi – ben 11, nessuno ha diviso tante volte la posta in palio nelle prime 19 giornate del campionato di Serie B – e con più ombre che luci. Il primo mese del 2024 sarà quello del cambiamento: necessario se si vogliono inseguire i playoff distanti cinque punti, quasi imprescindibile se si guarda ad alcuni elementi in organico che avrebbero dovuto avere un ruolo chiave – vedi alle voci Aramu, Acampora e Frabotta – ma che sin qui hanno incolonnato quasi solo insufficienze e dissensi. Tagliare i rami rinsecchiti dall’autunno e proporre nuove idee e nuovi volti è il diktat che ha accompagnato il ds Polito allo start del calciomercato. Sul campo invece Pasquale Marino ha iniziato il nuovo anno ripartendo dal 4-3-3 mostrato nel mese di dicembre e con la consapevolezza di dover tornare alla vittoria, presente in una sola occasione nelle ultime sette partite giocate. Il primo ostacolo è di quelli in lotta per la salvezza, la Ternana. Proprio tenere a distanza la zona playout e migliorare quel +3 di oggi sul quintultimo posto dovrà essere la priorità nella ripartenza biancorossa.
