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Chiacchiere da Bari, la copertina della quinta puntata: capriole e tre punti a Frosinone

Una capriola in poche settimane. Dal ko casalingo contro la Juve Stabia alla vittoria schiacciante sul campo del Frosinone è passato poco più di un mese ma la sensazione è quella di trovarsi di fronte a un Bari rivoltato come un calzino. Nello spirito, un mix di umiltà, agonismo positivo e compattezza, e negli uomini, con gli innesti di profili del valore di Lella e Falletti che hanno alzato il tasso tecnico della squadra e la mole di sicurezze dei compagni di spogliatoio. Si spiega così il 3-0 dello Stirpe, risultato festeggiato davanti a oltre 1000 tifosi biancorossi e che ha avuto il sapore del pomeriggio delle prime volte: quelle di Maita, Dorval e Favilli, entrati nel tabellino dei marcatori stagionali. Anche a Frosinone il Bari ha saputo tessere la tela del successo con pazienza: studiando i varchi offerti dagli avversari e trovando anche il gol da fuori area, un inedito in questa annata sportiva e nella storia recente biancorossa. Dalla Ciociaria si torna con un carico di certezze, che nemmeno l’assenza di Simic e la disponibilità a mezzo servizio di Sibilli e Lasagna, rimasti in panchina per tutta la partita, hanno saputo intaccare. La mentalità resta quella di chi deve pensare alla salvezza prima di tutto, la determinazione è quella di chi vuole togliersi soddisfazioni strada facendo. In Serie B, si sa, una capriola tira l’altra…

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