La Fidelis Andria non ci sta. Le parole del direttore generale Beppe Camicia sintetizzano lo stato d’animo di una società che alle difficoltà del campo (terzultimo posto, sei sconfitte casalinghe nel solo girone di andata, cinque derby persi su altrettanti giocati) deve sommare delle decisioni arbitrali ritenute discutibili. Le gocce che hanno fatto traboccare il vaso sono da individuare nella partita di Castellammare di Stabia: alla dirigenza biancoazzurra non sono andati giù il rigore assegnato alla Juve Stabia per l’1-1 e l’espulsione per doppia ammonizione di Carullo. Dati da sommare al pareggio, che alla dirigenza sta stretto.
L’1-1 contro la Juve Stabia ha però interrotto un’emorragia di sconfitte che perdurava da tre giornate: la Fidelis è tornata a fare risultato e a ottenere il primo pareggio fuori casa di questa stagione. Camicia non nega le difficoltà della squadra.
Testa al 2022 e a un gennaio che per la Fidelis Andria si prospetta all’insegna degli scontri diretti: quelli sul campo della Vibonese il 23 gennaio e in casa contro il Campobasso sette giorni dopo appartengono a questa categoria. Prima ci sarà però da affrontare la sessione di calciomercato, che si prevede ricco di necessari interventi concordati con l’allenatore Ciro Ginestra e il ds Pasquale Logiudice.
