“Ci sono delle potenzialità: attaccanti del valore di Bubas, Di Piazza, Alberti, Tulli non ce li hanno tutti. Dobbiamo essere più feroci, garibaldini, recuperare palla più alti e andare ad attaccare la porta avversaria così”. A un mese e mezzo dalla sua conferenza di presentazione da allenatore della Fidelis Andria, le parole di Ciro Ginestra suonano come una profezia. In campionato la squadra aveva segnato 6 gol e ne aveva incassati 14. 45 giorni dopo, quelle parole stanno sortendo gli effetti sperati: la dimostrazione plastica è arrivata nel pomeriggio di Messina, con i biancoazzurri che hanno portato a casa tre punti con tre gol, tutti con matrice differente: la zampata di Matteo Di Piazza, poi costretto alla sostituzione da un fastidio al polpaccio, la precisione dal dischetto di Nicolas Bubas, la zuccata a centro area di Thomas Alberti. Tre modi diversi per andare a segno e portare a casa la seconda vittoria consecutiva lontano dal Degli Ulivi, staccando i tre gradini del podio meno onorevole del girone C di serie C, quello delle ultime tre forze del campionato.
I numeri, con sette reti realizzate nella gestione Ginestra e 10 punti all’attivo, dicono che la Fidelis sta lentamente ritrovando i suoi attaccanti. Lo score è reso ancora più incoraggiante dalla Coppa, dove la squadra è approdata in semifinale. Sommando le reti maturate nella competizione, il top scorer è Bubas, a segno 6 volte (4 in Coppa, due in campionato), seguito da Di Piazza, in rete 4 volte (incide la doppietta di Coppa a Foggia), mentre Alberti si è sbloccato in Sicilia. I suggerimenti di un allenatore che da attaccante ha realizzato oltre 160 reti tra i professionisti si fanno sentire. All’appello manca Giacomo Tulli, ancora a secco in stagione. Ha sfiorato il gol a Messina, lo cercherà domenica prossima, quando al Degli Ulivi arriverà il Picerno. Avversario apripista di un dicembre che vedrà la Fidelis sfidare anche Monterosi, Monopoli e Juve Stabia. All’attacco della salvezza.