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Fidelis Andria, la corsa salvezza è doppia: tra Paganese e quintultimo posto da tenere a distanza di sicurezza

Tre partite per la verità, 270 minuti per capire se la salvezza attraverso i playout potrà diventare realtà, il tutto con il fiato sospeso per il caso Catania, che potrebbe ridisegnare classifica e orizzonti del girone C di Serie C. Questo il trailer del mese di aprile per la Fidelis Andria, in serie positiva da cinque giornate ma incapace in quattro di queste partite di andare oltre il pareggio, restando a secco di gol in tre occasioni. Lo 0-0 del Degli Ulivi contro il Messina ha ribadito un concetto già presente nella mente dei tifosi biancoazzurri: la squadra ereditata due mesi fa dal duo formato da Vito Di Bari e Nicola Di Leo oggi ha una precisa identità, ha cambiato connotati tattici passando al 4-2-3-1 e ha dimostrato di saper sopperire alle assenze – quella prolungata di Matteo Di Piazza su tutte – con la forza del gruppo. A mancare è il gol: così, se nello 0-0 del San Nicola a brillare era stata la fase difensiva, dopo il pareggio contro i siciliani i rimpianti superano gli apprezzamenti. In almeno cinque occasioni – con Alcibiade, Ciotti, Bubas, Messina e Risolo – i biancoazzurri hanno sfiorato il vantaggio, senza però trovarlo. Le incollature di distanza dal quintultimo posto, occupato proprio dal Messina, restano sette. La buona notizia resta però il punto guadagnato sulla Paganese, formazione oggi in svantaggio negli scontri diretti rispetto alla Fidelis. Calendario alla mano, Fidelis e Paganese hanno un avversario in comune di qui a fine campionato: il Picerno, che ospiterà l’Andria domenica e giocherà a Pagani nel sabato di Pasqua, quando Casoli e compagni attenderanno il Monterosi. Entrambe giocheranno due volte in trasferta (derby contro Juve Stabia e Turris per la squadra di Grassadonia, chiusura di campionato a Monopoli per la Fidelis). Entrambe lo faranno scrutandosi a vicenda. Nel mezzo, ad Andria sperano anche di poter dare un calcio alla sfortuna: sono quasi una decina i legni colpiti dai biancoazzurri nel solo 2022. Una trafila avviata nello 0-0 sul campo della Vibonese il 23 gennaio, con la traversa centrata da Bortoletti e il palo sul quale si era infranta la conclusione da pochi passi targata Di Piazza, e conclusa – per ora – con il palo colto da Bubas nel secondo tempo della sfida al Messina. “Se qualcosa può andar male, lo farà” recita la legge di Murphy. Alla Fidelis Andria e al campo smentire la tesi, proseguendo la serie positiva.

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