207 giorni. Tanti sono trascorsi dall’ultima vittoria della Fidelis Andria in regular season nel campionato di Serie C. Un digiuno che pesa su classifica, gambe e mente. E non solo per l’ultimo posto oggi occupato dalla formazione allenata da Mirko Cudini, effetto dei tre pareggi e delle quattro sconfitte nelle prime sette partite giocate nel girone C. Nel raggruppamento la squadra biancoazzurra condivide il tabù vittoria con il Potenza ma estendendo lo sguardo all’intero anno solare e cancellando quel successo nei playout contro la Paganese dello scorso 14 maggio, si scopre che la Fidelis ha vinto solo tre delle 27 partite ufficiali giocate dal 23 gennaio, data del ritorno in campo con lo 0-0 contro la Vibonese, ad oggi. Si tratta di quelle vinte per 1-0 contro la Paganese in campionato e nei playout e il 3-0 inflitto nel mezzo al Taranto. Troppo poco per meritare la fiducia di una piazza che all’entusiasmo estivo ha sostituito la diffidenza dell’autunno.
Il bilancio è ancora meno confortante se si guarda al rendimento esterno. Urso e compagni sabato prossimo sono attesi dalla delicatissima trasferta sul campo del Pescara, formazione oggi in terza piazza nel girone C di Serie C con 16 punti, a – 3 dal duo di vetta formato da Crotone e Catanzaro. Il segno 2 lontano da Andria manca addirittura dal 28 novembre del 2021: vittoria rocambolesca sul campo del Messina in uno scontro diretto per la salvezza. Quel 2-3 ottenuto in Sicilia, distante ormai 318 giorni sul calendario – quasi un anno solare – resta l’ultimo acuto ottenuto fuori casa dalla Fidelis. Nel mezzo, su 15 tentativi, sono maturate 9 sconfitte e 6 pareggi, l’ultimo dei quali nella seconda giornata del campionato in corso sul campo della Viterbese. Voltare pagina diventa così fondamentale, ancor più per il morale che per la classifica. Farlo in giorni delicati, con il recente annuncio del presidente Aldo Roselli di cedere le quote societarie in suo possesso, potrebbe rendere il ritorno alla vittoria ancora più epico. Per farlo sul campo di una delle squadre più forti e in forma di tutto il campionato, però, a Dalmazzi e compagni all’Adriatico servirà una vera impresa.