Ritrovare la solidità perduta in difesa: è uno degli obiettivi della Fidelis Andria per il 2022, che sul campo la rosa allenata da Ciro Ginestra avvia in terzultima posizione, a +1 sul Potenza e +2 sulla Vibonese, formazione che chiude il girone C di Serie C. Nello specchietto retrovisore c’è un mese di dicembre molto complicato, con un solo punto – quello ottenuto negli ultimi 90 minuti del 2021 a Castellammare di Stabia – conquistato e la parola “vittoria” che è una grande assente dal 28 novembre, quando la Fidelis passò per 3-2 nello scontro diretto di Messina.
Per risalire posizioni, oltre che a un attacco chiamato a cambiare marcia dopo aver messo a segno 17 gol in 20 giornate e chiuso 8 partite senza far male all’avversario, occorrerà ripristinare quei meccanismi difensivi che l’anno scorso hanno fatto di quella della Fidelis la miglior difesa d’Italia dalla A alla D. Non basta il salto di categoria per spiegare le difficoltà incrociate da Venturini e compagni quando si tratta di difendere la propria porta: tanti dei 32 gol incassati, 17 in casa e 15 in trasferta (solo Paganese, Messina e Campobasso hanno fatto peggio) sono arrivati su errori del singolo o a causa di disattenzioni facilmente evitabili. Aumentare il tasso di concentrazione sarà allora una priorità. Per trasmetterla, in attesa degli interventi sul mercato, Ginestra si affiderà in particolare a due singoli: Raffaele Alcibiade, innesto di metà settembre che sin qui ha totalizzato 11 presenze e a novembre è stato frenato da alcuni problemi muscolari, e Matteo Legittimo, arrivato in biancoazzurro a fine novembre e sempre titolare nelle cinque partite in cui è stato a disposizione di Ginestra.
Starà alla loro esperienza – 31 gli anni di Alcibiade, 32 quelli di Legittimo – dare forma e automatismi al meccanismo difensivo. Aumentando anche il numero di clean sheets – appena 3, Coppa inclusa, in stagione – e dimostrando a partire dal 16 gennaio, che la vera chiave di volta in campionato potrà essere l’equilibrio. Quello che l’allenatore pensava di poter garantire al suo arrivo in panchina al posto di Gigi Panarelli, tanto da rinunciare, per sua stessa ammissione, a un premio salvezza e chiedere un premio playoff“. “Non è presunzione ma consapevolezza delle qualità di questo gruppo” disse all’epoca Ginestra. Ora, nella politica dei piccoli passi, toccare quella zona salvezza distante 5 punti rappresenta la priorità.