CalcioSport

Fidelis Andria, svolta societaria alle porte? La dirigenza annuncia il silenzio stampa

“La Fidelis Andria comunica che nessun tesserato rilascerà dichiarazioni sino a fine anno”. In un momento in cui la piazza chiede risposte sul presente e sul futuro societario, la dirigenza biancoazzurra va in controtendenza e opta per la via del silenzio. Una scelta motivata con la necessità, si legge nella nota ufficiale, di “dar modo a tutti di lavorare con massima tranquillità in vista di importanti appuntamenti di cui la società darà conto nelle prossime giornate”. Novità che presto potrebbero avere una precisa identità: quella del nuovo gruppo societario che si prepara a prendere le redini del club. Bocche cucite sul tema ma la trattativa in stato avanzato è quella con Fabio Baraldi, ex proprietario del Varese con un passato da professionista nella pallanuoto, come il bronzo conquistato nel 2014 con la nazionale azzurra di Sandro Campagna dimostra. Il dialogo tra le parti è in corso da settimane, nonostante la società cerchi di gettare acqua sul fuoco. “Voci e dicerie, in questo momento – prosegue il comunicato – non fanno certo bene alla Fidelis per cui l’attuale proprietà sta cercando di assicurare un futuro sempre più duraturo ed importante”.
Al di là delle smentite di rito, la società che sta trattando l’acquisizione della Fidelis Andria ha già individuato delle figure di riferimento in organigramma. Il nuovo direttore generale sarebbe Vincenzo Todaro, ex Foggia e Bisceglie, e potrebbe cambiare anche il direttore sportivo, poltrona dove meno di un mese fa si è insediato Mariano Fernandez: al suo posto potrebbe arrivare Matteo Lauriola, al Foggia fino a poche settimane fa. E all’orizzonte resta sempre la famosa opzione di acquisto a disposizione a fine stagione del gruppo americano rappresentato dalla società 7crocketts.. La rivoluzione tecnica potrebbe coinvolgere anche la panchina: nelle scorse ore si è fatta largo la voce che condurrebbe al possibile ritorno di Mirko Cudini, esonerato a inizio novembre, al posto di Diaw Doudou, che dopo un folgorante avvio di gestione – 7 punti in 4 partite – è incappato in 4 ko di fila. Di certo c’è che la fine del 2022 e l’alba del 2023 sono destinate a rappresentare uno snodo rilevante nella stagione. Altrettanto certa è la necessità di risposte da fornire a una piazza che le aspetta. Ed è lecito chiedersi quanto un silenzio stampa in questo delicato momento possa essere opportuno.

Vedi anche

Back to top button