Francesco Urso sa come si batte la Paganese. Era stato il destro del numero 10 della Fidelis Andria a firmare lo scorso 20 marzo la vittoria del Degli Ulivi sui campani, alla prova dei fatti – e della classifica finale – determinante per portare la Fidelis a chiudere davanti al diretto concorrente la stagione e garantirsi un vantaggio competitivo da non sprecare nel cammino playout: quello di poter segnare gli stessi gol dell’avversario nel corso dei 180 minuti e poter festeggiare la salvezza. In quella domenica, valida per la 33^ giornata di campionato, ad Andria finì 1-0. Lo stesso risultato che, per intenderci, se ripetuto sabato prossimo alle 17.30 in gara-2 dei playout, consentirebbe alla squadra guidata dal tandem Di Leo-Di Bari di chiudere un’annata tribolata con la certezza di giocare nella prossima stagione ancora tra i professionisti, quella dimensione così faticosamente riconquistata nella scorsa estate. Proprio al loro centrocampista, arrivato ad Andria a gennaio, la guida tecnica chiede il quid pluris per assicurarsi la salvezza. E non solo perché Urso in 14 partite ha garantito leadership tecnica e versatilità, alternandosi tra la cabina di regia e la trequarti nel 4-2-3-1 biancoazzurro. Nel suo curriculum trovano spazio oltre 170 partite tra i professionisti, di cui ben 50 in B, nel suo fatturato stagionale ci sono anche due reti, entrambe segnate al Degli Ulivi contro Latina e Paganese, e dei clamorosi legni, colti nella gara casalinga contro il Monterosi, ultima apparizione davanti al tifo di Andria sin qui. Per un attacco abulico come quello della Fidelis, capace di segnare appena 7 reti nel girone di ritorno, la precisione balistica e l’abilità nei tiri dalla distanza di Urso possono risultare fondamentali, soprattutto contro un avversario che presumibilmente arriverà in Puglia disposto a fare barricate per difendere l’1-0 dell’andata firmato da Cretella. Per conquistare la salvezza occorreranno pazienza e imprevedibilità. Doti che Urso ha dimostrato in stagione, aspettando l’occasione per rilanciarsi – trovata ad Andria – e in campo.
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