Tutto cominciò da Fasano. Era una domenica d’inizio settembre, l’8 per la precisione. Si giocava al “Vito Curlo” per la prima giornata del girone H di Serie D: Jallow illuse la Fidelis a quattro minuti dal termine, Orlando la pareggiò per i padroni di casa in pieno recupero mettendo subito in risalto l’inconsistenza dell’Andria targata Ciro Danucci, che nelle successive quattro partite di campionato non vinse mai, riuscì a collezionare soltanto altri due pareggi e creò i presupposti per il ribaltone in panchina. Quasi quattro mesi dopo, riecco Fidelis contro Fasano, questa volta al “Degli Ulivi”: fischio d’inizio previsto per domenica, la prima del nuovo anno, alle ore 15.30. Parte il girone di ritorno. Ricomincia il campionato con la Fidelis in vetta alla classifica al giro di boa, seppur in condominio con Casarano e Nocerina. Tutta un’altra storia, insomma, rispetto a quell’avvio di stagione decisamente stentato. Tutto un altro racconto, grazie al lavoro al timone della squadra di Giuseppe Scaringella e ai 31 punti su 36 a disposizione totalizzati da metà ottobre a fine dicembre. La lotta per la vittoria è apertissima ed è riservata a sei squadre, racchiuse in un fazzoletto di tre punti: sino ai 31 di Matera e Virtus Francavilla, in pratica, sono tutte in gioco. Ogni minimo dettaglio, d’ora in avanti, può fare la differenza. Ogni minimo errore, di conseguenza, può essere fatale. Lo sanno benissimo anche i tesserati della Fidelis, che devono innanzitutto sfruttare al massimo il fattore campo. Sin qui in casa sette vittorie su sette con Scaringella in panchina, più la sconfitta con la Virtus Francavilla e il pari con il Brindisi della vecchia gestione tecnica. Occhio, però, agli avversari. Anche il Fasano ha beneficiato del cambio di panchina: tre vittorie, due pari e nemmeno l’ombra di una sconfitta con Massimo Agovino in sella. Capitolo mercato: più passano i giorni, più sembrano diminuire le possibilità di un approdo ad Andria del centrocampista Marco Teraschi, 2001 con esperienze al Roma City, Pineto e Latina. Qualcuno arriverà comunque in mezzo al campo. Restano in uscita Marsico, Gladestony e, teoricamente, anche Jallow. Non è da escludere, tuttavia, un cambio di rotta per l’attaccante del Gambia, soprattutto per la sfida di domenica: non ci sarà per squalifica Kragl e, di conseguenza, potrebbe tornare molto utile nello scacchiere di Scaringella. Che, nel frattempo, recupera una pedina fondamentale dall’infermeria come Bonnin. Difficile ma non impossibile la presenza di Ferrara, che pian piano sta smaltendo i problemi fisici.