Presente e futuro: gioca su due tavoli, al momento, la Fidelis. Anche perchè, inutile nasconderlo, non si possono modificare i connotati al passato. E quello recente – per la matematica ancora no, per la logica invece sì – ha escluso l’Andria dalla lotta per la vittoria del girone H di Serie D e per la conseguente promozione tra i professionisti. Molto, o quasi tutto, è cambiato nelle ultime tre giornate, che hanno fruttato un solo punto: il pari interno contro il Manfredonia, in realtà deludente pure quello. Prima e dopo, invece, sconfitta ad Ugento e sconfitta-bis a Francavilla in Sinni. Se i biancazzurri avessero fatto il pieno di punti in questo trittico, ora affiancherebbero il Casarano in vetta alla classifica. Il calcio, però, non si fa con i “se” e con i “ma”. I numeri, tuttavia, nel calcio non mentono mai. E raccontano di una Fidelis che dal recupero perso a Brindisi, ha collezionato ben quattro battute d’arresto in otto partite. Troppe per una squadra che era perfettamente in corsa per la promozione e che invece ha perso la bussola smarrendo idee, brillantezza ed intraprendenza faticando assai a trovare la via del gol: dieci quelli realizzati, in altrettanti incontri incontri disputati, nel 2025. Kragl ha fatto centro domenica scorsa al “Fittipaldi”, ma non segnava dalla trasferta di Martina del 15 dicembre. Da Silva non è più il giocatore determinante in fase di finalizzazione del girone d’andata, quando risolveva tanti grattacapi. È, più semplicemente, un’altra Fidelis rispetto alla prima metà di stagione, tra l’altro non più solida ed imperforabile in difesa. Il campionato, ad ogni modo, non è ancora finito: ne restano sette da giocare. E in questo segmento conclusivo di stagione, la Fidelis ha l’obbligo di imporsi comunque un obiettivo da raggiungere. Che non può essere il primo posto. E, forse, nemmeno il secondo. L’ultimo gradino del podio, invece, è ancora alla portata: garantirebbe due risultati su tre e il fattore campo nella semifinale playoff. Sette gare ancora, dunque: tre in casa e quattro in trasferta, la prima domenica 23 marzo sul campo dell’Ischia. A seguire, Costa d’Amalfi, Real Acerrana, Gravina, Casarano, Martina e Palmese. Contestualmente, però, è giusto e doveroso sin da ora rivolgere lo sguardo al futuro e alla Fidelis della prossima stagione: con chiarezza e con idee. E da questo punto di vista lo chiedono e lo pretendono i tifosi.
Vedi anche

Raffaele e il Cerignola scoprono le carte: “Abbiamo tutte le possibilità di giocarci la Serie B”
14 Marzo 2025

Foggia, post-derby amaro e nuovo “caso”-Vezzoni: altra puntata della “telenovela”, il calciatore è fuori rosa
14 Marzo 2025