Testa al Potenza: sulla strada del Foggia la delicatissima trasferta del Viviani, dove i rossoneri dovranno provare a cercare punti per evitare di rendere ulteriormente preoccupante la loro classifica. Il tonfo interno di una settimana fa con l’Altamura ha fatto nuovamente precipitare la squadra di Delio Rossi nel baratro della zona play out. E a spaventare non solo soltanto i numeri ma anche il calendario, che non sembra essere un alleato del Foggia, atteso, dopo della sfida del Viviani, dall’impegno col Benevento allo Zaccheria, dallo scontro diretto interno con la Cavese e da un nuovo viaggio sul campo del Trapani. Un poker di sfide in meno di venti giorni che andranno a tratteggiare quello che sarà il futuro di una squadra che continua a pagare dazio agli infortuni e che deve ancora fare a meno di pedine fondamentali, su tutte Petermann. La perdita del direttore d’orchestra della mediana di Rossi ha contribuito e non poco a rendere macchinosa la manovra e a perdere certezze nella zona nevralgica del campo, che già sconta, peraltro, carenze numeriche e qualitative. Problemi poi aggravati anche dall’infortunio di Castorri, che è tornato in infermeria e da un Garofalo che non sembra attraversare un eccezionale momento di forma. A risentirne è la prima linea, poco servita e una difesa poco protetta, con Rossi costretto costantemente a inventarsi soluzioni e a fare di necessità virtù, in attesa che l’emergenza finisca e che a gennaio, mese in cui è programmata la riapertura del mercato, si intervenga in maniera massiccia per colmare le evidenti lacune e per evitare il rischio concreto di perdere il professionismo.



