Non resta che il “minimo sindacale”. Ovvero, la salvezza. Già, perchè clamorosamente il Foggia è riuscito nell’impresa, si fa per dire, di metterla addirittura a rischio. Possibilità di aggancio ai play off ormai del tutto sfumata, alla squadra di Zauri non resta che guardarsi le spalle e racimolare quei punticini che ancora mancano per blindare perlomeno la permanenza. Il tutto in attesa che la Figc faccia chiarezza sui criteri relativi alle retrocessioni dopo le esclusioni di Taranto e Turris. Nel frattempo play out più vicini. Al momento i punti di distacco tra Casertana e Messina renderebbero valida la disputa, con il divario che è sceso sotto la soglia degli 8 punti. Le tre sconfitte di fila rimediate dai rossoneri hanno accorciato le distanze dalla zona rossa, quella che porta a spareggiare per evitare il precipizio nei dilettanti. Più 8 sulla Casertana, 14 i punti di vantaggio sul Messina: le distanze non dovrebbero suscitare preoccupazioni. In teoria, però. Perché la pratica racconta altro per il Foggia attuale, alle prese con una spaventosa caduta libera e con un calendario che non lascia dormire sonni tranquilli. Foggia atteso peraltro dallo scontro diretto di sabato pomeriggio sul campo della Casertana e una malaugurata nuova sconfitta finirebbe davvero per rimettere tutto in discussione. Nel frattempo continuano a tenere banco le voci di una eventuale cessione del club: in via di costituzione c’è una cordata di imprenditori locali, che nei prossimi giorni potrebbe presentare un’offerta d’acquisto a Canonico per rilevare l’intero pacchetto azionario della società di via Gioberti.
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