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Foggia, la passione viaggia a due velocità: ai minimi termini in città, ancora palpitante e viva lontano dallo “Zaccheria”

C’è una passione che viaggia a due velocità. E’ ridotta ai minimi termini dalle parti dello Zaccheria ma è ancora viva e palpita a nord. A spiegarlo sono i numeri: nelle sfide casalinghe da record negativi, quelli registrati nelle prime giornate di un campionato caratterizzato da una sorta di muro contro muro tra tifoseria organizzata e proprietà. Supporters fuori dai cancelli in segno di protesta per la scelta del club che ha elevato i prezzi, soprattutto dei settori popolari. Un biglietti di curva, al netto dei costi di prelazione, arriva a costare 18 euro. Prezzi ritenuti insopportabili, evidentemente, dalla stragrande maggioranza dei tifosi, che hanno scelto di restarsene a casa, come dimostrano i poco più di mille paganti registrati dal Foggia nelle prime gare casalinghe stagionali. Proteste e disamore che sembrano viaggiare di pari passo ma che si scontrano con la passione, ancora viva, lontano dallo Zaccheria. Sabato scorso, a Caravaggio, erano oltre 700 i tifosi presenti, la stragrande maggioranza residenti nel nord dell’Italia: non si sono lasciati sfuggire l’occasione per incoraggiare la squadra di Delio Rossi. Stessi tifosi, residenze diverse, umori opposti. Una situazione paradossale, se si considera che proprio il calore dello Zaccheria storicamente ha rappresentato l’arma in più del Foggia, in ogni categoria. A risentirne è proprio la giovane truppa di Delio Rossi: contare sulla passione del proprio pubblico aiuterebbe e non poco il Foggia, che proprio sul campo amico conta di costruire la sua salvezza. Nel frattempo squadra al lavoro in vista della sfida interna di sabato contro il Crotone: Rossi conta di avere a disposizione almeno D’Amico e Castorri, che dovrebbero tornare tra i disponibili. Da verificare le condizioni degli altri infortunati, tempi invece ancora lunghi per Petermann e Rizzo.

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