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Foggia resta in attesa di svolte societarie. Sullo sfondo c’è la Cavese, sarà il vero debutto di Barilari

In attesa di capire se a stretto giro arriveranno novità societarie, laddove quello che pare il concreto interessamento di un gruppo imprenditoriale estraneo al tessuto economico locale dovesse cominciare a fare sul serio, intavolando una vera trattativa, c’è un campionato che non aspetta. E che obbliga il Foggia a tirarsi fuori dalle sabbie mobili in cui è stato relegato dopo 3 tonfi di fila e soli 10 punti conquistati nelle prime 12 giornate di campionato. Un ruolino di marcia al di sotto di quelle che pure erano i propositi già poco ambiziosi di inizio di stagione. Quella di lunedì, contro la Cavese, per il Foggia è una partita quasi da dentro o fuori: la squadra, affidata da meno di una settimana a Barilari, non potrà sbagliare al cospetto di una potenziale diretta concorrente nella corsa alla permanenza. Garofalo e soci sono al lavoro, per il tecnico quello di lunedì sera allo Zaccheria sarà il vero debutto sulla panchina del Foggia, dopo aver guidato i suoi contro il Benevento ma con la squadra ereditata solo da poche ore. Barilari ha tracciato un nuovo profilo ai suoi, abbandonando la difesa a tre di Rossi-memoria e scegliendo il 4-3-1-2, perlomeno fino a quando il Foggia è rimasto in undici è stato questo lo schieramento, che quasi certamente riproporrà anche contro la Cavese. Per le scelte, c’è ancora qualche giorno di tempo ma la sensazione è che l’allenatore ligure riconfermerà in blocco l’undici iniziale di domenica scorsa. Ovviamente Rizzo a parte, che dovrà scontare due turni di squalifica e che sarà sostituito da Felicioli.

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