Canonico chiude con Foggia ed il Foggia. Lo fa dal suo quartier generale di Bari, collegato in videoconferenza dopo aver annunciato la sua presenza nella sala Fesce dello Zaccheria, poi disertata. Un’assenza che ha causato tensioni all’interno della stessa sala stampa, con diversi giornalisti intenzionati ad abbandonare la sala. Poi il monologo dell’attuale azionista di riferimento, che ripercorre i 4 anni alla guida del club, tra promozioni sfiorate e fallimenti sportivi, fino al passaggio relativo ad un’indagine in corso della Direzione Distrettuale Antimafia per un tentativo di attentato al figlio, Emanuele. In mezzo il futuro del Foggia, a rischio. Da oggi il club è in autogestione, se ci saranno soldi in cassa verranno onorate le scadenze. In assenza di compratori, invece, il calcio professionistico a Foggia è destinato a salutare.
Canonico annuncia anche quelle che sono le sue richieste. Ad occhio e croce, sei milioni di euro serviranno per rilevare il club e scongiurare l’ennesimo fallimento. Una cifra che appare esorbitante e che difficilmente gli imprenditori locali che starebbero organizzandosi per tentare la scalata alla società, saranno disponibili a mettere sul tavolo.