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Foggia, serve una svolta per evitare di trasformare l’annata in calvario: Barilari ritrova Rizzo e D’Amico ma deve fare i conti con lunghi stop

Oltre un gol e mezzo di media subito ogni partita. A segno una volta ogni due giornate. Peggior attacco con appena 8 centri in 15 gare, terzultima difesa con 25 reti incassate. Sono i numeri che inchiodano il Foggia all’ultimo scalino della classifica, con la squadra rossonera che al momento sarebbe retrocessa direttamente tra i dilettanti. Fortunatamente, però, mancano ancora 23 giornate alla conclusione del campionato. In teoria, insomma, il tempo per scrivere una storia diversa ci sarebbe. Per trasformare in pratica i propositi, però, c’è bisogno di sterzare. La domanda che tuttavia in questo momento ci si pone è se questo gruppo, in questa situazione, sia in grado di farlo. Il contesto, oggettivamente, non incoraggia ad avere fiducia e la sensazione è che in assenza di interventi sul mercato e di una svolta che ridia entusiasmo alla piazza il campionato del Foggia corra il rischio di diventare un autentico calvario. Quattro i turni che separano al termine del girone di andata, quando inevitabilmente si tireranno le prime somme: il prossimo ostacolo sulla strada del Foggia si chiama Cosenza, sulla carta sfida proibitiva contro una delle corazzate del girone che dopo aver battuto il Benevento ha avvicinato la vetta. A Trinitapoli Barilari ed i suoi proseguono la preparazione in vista dell’impegno di domenica pomeriggio allo Zaccheria. Le buone notizie sono rappresentate dai ritorni di Rizzo e D’Amico: entrambi tornano a disposizione dopo la squalifica. Serviranno invece tempi lunghi per rivedere Castorri, identica cosa per il regista Petermann: due assenze che stanno pesando in una mediana che fatica a fare filtro ed è in palese difficoltà nella costruzione della manovra.

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