Minuto 66 di Bari-Benevento: la partita, fin qui, non ha offerto grossi spunti né chissà quali emozioni. Sebbene i biancorossi conducano per 1-0, la sensazione è che il match, nonostante il vantaggio sul tabellino e la superiorità numerica, sia tutt’altro che chiuso. Tutto lo stadio si alza in piedi, e non tanto per applaudire Cheddira che lascia il campo, quanto per accogliere, anzi per ri-accogliere, il numero 90: una standing ovation di quelle che si tributano ai grandi campioni, è con queste splendide note che Michael Folorunsho si è ripreso il San Nicola e l’abbraccio dei suoi tifosi dopo quasi due mesi di assenza forzata dal rettangolo verde. La fastidiosissima infiammazione al ginocchio destro, che l’ha tenuto fuori dai giochi per 7 partite, sembra ora definitivamente alle spalle. Cure, riposo, fisioterapia e allenamenti a parte saranno apparsi a tutti un ricordo lontano quando, appena due minuti dopo il suo ingresso in campo, Folorunsho ha sfiorato il “golaso”, sterzando con il sinistro e lasciando esplodere il destro con il pallone che ha sfiorato l’incrocio dei pali. Applausi a scena aperta, ma è solo l’antipasto, perché al minuto 71 “Folo” si incarica della battuta del calcio di punizione procurato da un ispirato Antenucci, partito in slalom e atterrato al limite dell’area. Il classe ’98 sistema il pallone, calcia sotto la barriera e trafigge Paleari sul suo palo. 2-0, Michael indossa la sua maschera fatta di cinque dita e lo stadio impazzisce di gioia con lui. Si era sentita eccome la sua mancanza, perché non può essere un caso se la produzione offensiva dei galletti fosse letteralmente crollata senza di lui. Protagonista indiscusso di una stagione memorabile, Folorunsho ha iniziato il campionato da mezzala, salvo poi vedersi stabilmente posizionato da mister Mignani nel ruolo di trequartista. 7 gol e 2 assist nel torneo cadetto ben raccontano dell’importanza capitale del numero 90 nello scacchiere dell’allenatore, nonché di quanto fondamentale sia, ora, recuperarne al 100% la condizione fisica in vista dei probabilissimi, salvo suicidi sportivi di chi precede in classifica, spareggi per la promozione in Serie A. Folo è tornato, e i tifosi biancorossi, adesso, credono ancor più di prima nel sogno di poter coronare una cavalcata fin qui memorabile, ma che potrebbe diventare indimenticabile.