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Gravina e la “battaglia” per la salvezza. Costantiello: “Siamo vivi, ma c’è da lottare”

Quindici punti a disposizione, undici quelli ottenuti nelle ultime cinque gare dal Gravina: vittorie contro Aversa, Casarano e – storia di domenica scorsa – Molfetta, più i pareggi contro Francavilla in Sinni e Nardò. Cinque partite consecutive senza conoscere la parola sconfitta (non era mai successo nel corso di questo campionato). Cinque gare di fila in cui i murgiani sono andati sempre a segno, dopo una sequenza di dodici incontri in cui avevano realizzato un solo gol, peraltro inutile, nella trasferta di Pozzuoli. Il Gravina di oggi è completamente un altro Gravina rispetto a quello di un mese fa, quando la salvezza sembrava una “mission impossible”. Il merito, in buona parte, è da attribuire agli ultimi arrivati: il timoniere Pasquale De Candia e il direttore dell’area tecnica Fabio Moscelli.

Massima concentrazione rivolta alla conquista della salvezza. Da parte della società, sin da ora, c’è già la volontà di continuare il percorso intrapreso con De Candia e Moscelli.

Ci sarà tempo per parlare di futuro. Ora conta il presente. E il presente dice che il Gravina dovrà ancora battagliare parecchio per confermare la serie D. Difficile, in questo momento, fare il giochino delle percentuali e delle probabilità. Molto dipenderà dalla decisione, che sembrerebbe in arrivo, della Lega Nazionale Dilettanti di ridurre il numero delle retrocessioni in Eccellenza. Il campo, in ogni caso, ha sempre la priorità sulle altre cose. Ci sono ancora cinque partite da giocare: la prima domenica prossima al “Monterisi” contro un Cerignola che segna tantissimo, grazie anche e soprattutto ad un super Malcore, e che ha vinto le ultime quattro gare giocate tra le mura amiche.

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